Il Natale viene da lontano. Spettacolo inclusivo tratto da un’antica fiaba popolare cinese.
Due personaggi di oggi si scambiano i doni di Natale e poiché per loro conta solo il valore materiale dei regali finiscono col litigare… Ma d’un tratto i due si accorgono di un regalo inaspettato e senza mittente: si tratta di una fiaba che viene dal lontano oriente.
La fiaba narra di un ragazzo e di sua madre che vivono in povertà in un villaggio vicino al lago olivastro. Il ragazzo decide di mettersi in viaggio per chiedere allo Spirito della montagna il motivo di tanta difficoltà. Sarà per lui l’inizio di esperienze indimenticabili, che lo porteranno a crescere e a migliorare la sua situazione.
E i nostri personaggi dell’inizio della storia riscopriranno, grazie alle gesta del protagonista, il significato di una generosità genuina che viene dal profondo dell’anima e si può praticare e condividere tutti i giorni, non soltanto a Natale.

Analisi simbolica:
Il lago olivastro pare rappresentare l’anima di una persona che, essendo in disarmonia con il mondo che lo circonda, diviene torbida.
Il ragazzo, appena compie gli atti di generosità che gli vengono dal cuore, incomincia a brillare di nuova energia, e il lago stesso da torbido che era diviene chiaro come cristallo di rocca.
La ragazza della storia, muta dalla nascita appena incontra l’amore incomincia a parlare: la fiaba pare suggerire che fino a quando rimaniamo nel nido della casa che ci protegge, e all’ombra di genitori un po’ ingombranti che parlano al nostro posto, non potremo mai sentire il suono della nostra voce. E che invece appassionandoci a qualcuno (o a qualcosa) possiamo trovare la nostra identità e una spinta verso l’indipendenza emotiva.
Obiettivi didattici e valori
- Generosità autentica: Comprendere che il vero dare non aspetta nulla in cambio
- Empatia e solidarietà: Imparare a mettere i bisogni degli altri davanti ai propri
- Crescita personale: Scoprire che aiutando gli altri si trova la propria felicità
- Critica al consumismo: Riflettere sul vero significato dei doni e delle festività
- Multiculturalità: Apprezzare la saggezza delle tradizioni di altri popoli
Caratteristiche pedagogiche
Lo spettacolo utilizza una struttura narrativa a “scatole cinesi”: dalla situazione contemporanea si passa alla fiaba antica, creando un ponte tra il mondo moderno e la saggezza tradizionale. L’alternanza tra momenti comici e drammatici mantiene alta l’attenzione, mentre i dialoghi vivaci rendono alcuni passaggi particolarmente memorabili.
La rappresentazione stimola la riflessione attraverso il divertimento, utilizzando il teatro come strumento per veicolare messaggi profondi in modo accessibile e coinvolgente.
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Per prenotare o richiedere informazioni, ricorda che per Natale le date sono limitate!
Perché questa fiaba è perfetta per il Natale
Il racconto cinese, pur provenendo da una tradizione culturale diversa, incarna perfettamente i valori fondamentali che caratterizzano lo spirito natalizio: la generosità disinteressata, la capacità di sacrificare qualcosa di personale per il bene altrui, e la scoperta che la vera gioia nasce dal dare piuttosto che dal ricevere.
La fiaba trasforma il Natale da festa del consumismo a celebrazione della condivisione, mostrando come un gesto di rinuncia personale possa generare miracoli e felicità collettiva. Il protagonista, rinunciando alla propria domanda per aiutare sconosciuti, incarna quello spirito di fratellanza universale che il Natale dovrebbe rappresentare per bambini di ogni provenienza culturale.
Inoltre, la cornice moderna dello spettacolo – con Federico e Marzia delusi dai loro regali – rispecchia perfettamente le dinamiche che i bambini vivono durante le feste, offrendo loro un’alternativa significativa al semplice “dare per ricevere”. La storia dimostra che la vera magia del Natale non risiede negli oggetti materiali, ma nella capacità di aprire il cuore agli altri, valore universale che trascende qualsiasi differenza religiosa o culturale.
Attraverso questa fiaba, i bambini possono riscoprire il Natale come momento di crescita interiore e di connessione umana, indipendentemente dalle loro tradizioni familiari.
